L’associazione per la Mobilitazione Sociale lancia un’iniziativa per promuovere e valorizzare il ruolo educativo dei nonni al fianco dei nipoti e a supporto alla famiglia. Cliccando qui sarà possibile compilare un modulo e raccontare storie d’amore e d’impegno attivo di nonni e nonne fuori e dentro casa. Esperienze positive capaci di diventare così un modello da seguire, una risorsa preziosa per tutti. Le storie potranno essere candidate entro il 31 ottobre. Alcune delle storie raccolte saranno poi raccontate attraverso il nostro sito, la pagina Facebook dell’associazione e una videointervista. L’iniziativa rientra nel progetto GREAT - Grandparenting as a Resource to Enhance the Educational Adult Community - realizzato da AMS nell’ambito del programma Erasmus+ in sinergia con Grecia, Spagna e Romania. Il progetto prevede anche la realizzazione di percorsi di formazione rivolti ai nonni con l'obiettivo di rendere gli anziani consapevoli e capaci del loro ruolo educativo.

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Si è svolto online il primo incontro dei referenti del progetto Lyber (Let Young Be Resilient) finanziato nell'ambito del programma Erasmus+. Collegati da Croazia, Slovenia, Spagna e Italia abbiamo parlato di questa nuova iniziativa che promuove i vantaggi di un metodo educativo basato sulle emozioni. Lyber vuole insegnare, favorire, promuovere, un approccio educativo basato sulla relazione tra lavoratore, operatore, educatore e i giovani con cui si trova a contatto. Una relazione che pone al centro le emozioni, l'empatia, l'ascolto.

Primo meeting online di GREAT, il progetto finanziato da Erasmus+ che avvierà in quattro paesi contemporaneamente dei percorsi di formazione per gli anziani, per renderli capaci e consapevoli del loro ruolo educativo nelle famiglie. È un partenariato internazionale tra l’Associazione per la Mobilitazione Sociale Onlus, il Consorzio Tartaruga, Gestión Estratégica e Innovación, Social Enterprise Drosostalida e Federația Filantropia.
A maggio ci vedremo a Palermo per il primo Transnational Project Meeting in presenza!

Uno spazio per valorizzare il talento musicale, organizzare eventi culturali, formativi e di volontariato. Montelepre si prepara a inaugurare il nuovo Centro giovanile Maria e Giuseppe Saputo, luogo di aggregazione e punto di riferimento per le attività di lavoro, studio e svago degli under 35 del territorio e non solo. I lavori di ristrutturazione e adeguamento sono già partiti e si concluderanno entro due mesi, poi il Centro sarà pronto a ospitare i laboratori previsti dal progetto “Acchiappasogni” promosso dall’associazione per la Mobilitazione Sociale onlus (Ams onlus) insieme al Comune di Montelepre e finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2018.

«Contiamo di inaugurare il Centro a fine maggio – spiega il presidente dell’Ams onlus, Marco Marchese – con una serie di attività rivolte ai giovani: saranno organizzati laboratori di musica, sarà realizzata una web radio, una sala lettura e si potrà frequentare il centro per condividere del tempo con altri ragazzi».

La struttura verrà parzialmente ristrutturata e arredata con nuovi mobili e strumenti utili alla realizzazione delle attività previste dal progetto.

«È un’opera meritoria da ascrivere alla precedente amministrazione – afferma il sindaco di Montelepre Giuseppe Terranova – che consentirà di rivitalizzare il Centro grazie ai lavori e ai progetti che saranno realizzati e darà ai giovani un luogo di aggregazione che a Montelepre ancora manca».

Il restyling è partito grazie ad una convenzione stipulata negli anni scorsi dalla giunta dell’ex sindaco Maria Rita Crisci, l’Ams onlus, il Dipartimento Nazionale della Gioventù e il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

«Ai lavori seguiranno dei bandi per la realizzazione delle attività per i giovani - spiega l’ex sindaco Maria Rita Crisci, oggi capogruppo consiliare Reset – e conoscendo la passione dei monteleprini per la musica sarà creata anche una sala d’incisione. A Montelepre servono luoghi vivi e serve che ci si assuma la responsabilità del bene comune per mantenere vivo questo luogo che ha grandi potenzialità se dato in mano a chi vorrà utilizzarlo».

Tra i presenti alla consegna dei lavori c’erano anche gli assessori Giusy Tinervia e Giusy Ciulla.

Nelle prossime settimane sarà pubblicato sul sito www.acchiappasognimontelepre.it un avviso rivolto ai giovani di Montelepre per selezionare 5 idee che valorizzeranno il centro mediante attività e laboratori pomeridiani.

Inoltre, sempre sul sito, le associazioni del territorio potranno aderire all’iniziativa IoPartecipo per coinvolgere i giovani del territorio a partecipare a nuove attività per essere cittadini attivi mettendo a frutto le proprie competenze e il proprio tempo per gli altri.




I nonni sono delle persone speciali nella vita dei nipoti e sono una fonte inesauribile d'amore e di sostegno per la famiglia. Pensando a loro abbiamo ideato dei percorsi di formazione con l'obiettivo di rendere gli anziani consapevoli e capaci del loro ruolo educativo. Con il progetto "Great" finanziato da Erasmus+ vogliamo potenziare e promuovere le loro competenze e favorirne l'inclusione sociale e l'invecchiamento attivo attraverso un impegno dentro al proprio nucleo familiare, ma anche fuori, a sostegno di genitori single e centri di accoglienza per minori.


Per incrementare e potenziare l’attenzione e la conoscenza dell’abuso su bambini e giovani nel settore sportivo, l’associazione per la Mobilitazione Sociale sta realizzando il progetto “La fiducia in gioco” con l’Unione degli Assessorati alle politiche sociosanitarie, dell’istruzione e del lavoro, l’Università Telematica degli Studi IUL e il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia. 

Il progetto prevede una serie di interventi utili a sensibilizzare gli operatori sportivi e a migliorare le loro conoscenze e competenze in tema di abusi e maltrattamenti, poiché dopo la famiglia e la scuola, rappresentano un punto di riferimento in termini di educazione e socializzazione di bambini e ragazzi.

Il progetto vuole guardare l’ambiente sportivo in una duplice ottica. Come ci raccontano spesso i fatti di cronaca, il rapporto di fiducia che si crea tra l’istruttore e l’allievo può rappresentare un rischio d’abuso, ma può anche essere un fattore di protezione per rilevare situazioni di rischio da parte di soggetti “esterni” all’ambito sportivo. In tal caso, il supporto dell’istruttore e della struttura sportiva possono essere fondamentali per proteggere il minore. 

Inoltre, per bambini e ragazzi, praticare uno sport è fondamentale per fortificarsi emotivamente e saper identificare e gestire situazioni di rischio.

La fiducia in gioco metterà in campo strategie di indagine utili alle strutture sportive per rilevare le competenze degli operatori sportivi e avviare la formazione dei propri dipendenti in tema di abuso. Nel corso del progetto, le strutture sportive saranno affiancate nell’adozione di una Child Safeguarding Policy cioè di pratiche e procedure verificate e standardizzate, per denunciare, indagare e gestire eventuali sospetti di abuso, nonché eliminare ogni danno legato all’abuso.





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