Primo piano

Cos’è LYBER?

Nel contesto europeo, molti progetti sono attualmente rivolti all'educazione socio-emotiva, soprattutto in ambito scolastico, nella consapevolezza condivisa che si tratti di un elemento di importanza del benessere soggettivo e sociale.

LYBER – Let Young Be Resilient! è un progetto sull'intelligenza emotiva, volto a rafforzare l'utilizzo delle competenze socio-relazionali degli operatori giovanili di organizzazioni pubbliche e private.
Il progetto, sostenuto dal programma europeo ERASMUS+, vedecollaborare in partnership le seguenti associazioni:

 Associazione Per La Mobilitazione Sociale Onlus (Palermo, Italia)

 Udruga Mladih Mladi U Europskoj UnijI (Sibenik, Croazia)

Izobrazevalni Center Geoss d.o.o. (Litija, Slovenia)

Instituto Ikigai, Asociación Española Para El Emprendimiento Y El Desarrollo Personal Y Profesional (Zaragoza, Spagna)

 Perché LYBER?

I benefici dell'utilizzo di un approccio relazionale sono ben noti grazie a molteplici ricerche scientifiche nell'ambito dell'insegnamento scolastico ma, da tempo, molta attenzione è rivolta anche alle Organizzazioni ed alle Istituzioni complesse, nonché ai luoghi di lavoro.

In particolare, questo progetto è destinato a chi lavora a contatto con i giovani in generale, con giovani svantaggiati, vulnerabili, non occupati e con particolari bisogni socio-emotivi.

Questi operatori giovanili, nelle ONG o nelle associazioni no profit, impareranno e acquisiranno competenze emotive come strumenti per affrontare sfide e difficoltà e raggiungere al meglio i loro obiettivi.

 A chi si rivolge LYBER?

Il progetto LYBER si rivolge a:

  1. operatori giovanili di organizzazioni private impegnati a lavorare con i giovani per fare consulenza e orientamento professionale, per aiutarli a diventare resilienti, a pianificare il loro futuro, ad affrontare i loro problemi lavorativi o personali e a trovare soluzioni per le loro scelte difficili nel lungo periodo;
  2. giovani, vulnerabili, disoccupati, neet o poco qualificati che desiderano migliorare le loro competenze a partire dall'atteggiamento emotivo per affrontare la loro situazione.

 Quali sono gli obiettivi di LYBER?

I principali obiettivi che il progetto si propone di raggiungere saranno utili alla creazione e valorizzazione di veri e propri strumenti operativi, competenze e conoscenze che, insieme, andranno a costituire quello che ci auguriamo possa diventare un modello di riferimento diffuso e condiviso allo scopo di rendere le relazioni tra gli Youth workers ed i giovani sempre più efficaci ed efficienti.

Le azioni previste dal progetto sono:

  • ricerca comparativa sulla condizione di utilizzo e conoscenza nelle ONG dell'Intelligenza Emotiva nel contesto europeo ed in quello dei partner rappresentati;
  • creazione di uno strumento di indagine preliminare (una sorta di bilancio di competenze) con valore di autovalutazione iniziale, in itinere e finale;
  • creazione di strumenti per gli operatori giovanili per l'acquisizione e l'utilizzo dell'Intelligenza Emotiva e delle competenze emotive di base (resilienza, empatia, autoefficacia, autostima, comunicazione...);
  • creazione di percorsi di apprendimento per gli operatori giovanili e per i giovani;
  • creazione di percorsi di apprendimento da destinare a giovani in condizioni di svantaggio (disoccupazione, disagio sociale...);
  • eventi di divulgazione, promozione e studi di confronto.
Le notizie sul Covid, la dad, la paura, le incertezze, il desiderio di vivere la bellezza di un abbraccio e di un sorriso. Tutto questo ci fa pensare ai ragazzi di Emotivi e rivederli sul palco è sempre una grande emozione ❤


 


Continuano gli appuntamenti "Life Skills Café" gli incontri online con gli insegnanti che partecipano al progetto Life Skills e Resilienza organizzati per discutere e confrontarsi sui temi legati alla scuola e all'educazione. Il prossimo Life Skills Café sarà eccezionalmente aperto a tutti. Ospite dell'incontro sarà Luca Vullo, regista, produttore, presentatore, coach, nonché autore del libro “Il Corpo è docente”, pubblicato dalla Erickson e scritto a quattro mani con la professoressa Daniela Lucangeli, che sarà presentato proprio durante il prossimo "Life Skills Cafè", giovedì 16 dicembre alle ore 16.

Per partecipare all'incontro è possibile iscriversi al seguente link:  https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZMtd-GpqjgvHNDgFLE5ep3z7vwapFC8IRbK

L’evento è aperto ad un massimo di 300 partecipanti in diretta su ZOOM e sarà anche in diretta sulla nostra pagina Facebook  https://www.facebook.com/mobilitazionesociale YouTube https://www.youtube.com/user/mobilitazionesociale.

Per seguire l'incontro dal computer (CONSIGLIATO), non sarà necessario installare nulla. Da cellulare o tablet, occorre installare la App di Zoom. CLICCATE QUI per avviare il download e completate l’installazione seguendo le istruzioni indicate.

E non dimenticate di mettervi comodi con un caffè, un tè o una tisana


Scheda libro tratto da: https://www.erickson.it/it/il-corpo-e-docente

"Il corpo È docente" è un manuale unico nel suo genere: esempi e suggerimenti, insieme alle suggestive tavole di Francesco Chiacchio, permettono di scoprire e conoscere il linguaggio del corpo e del gesto, della postura e della presenza, dell’ascolto e dell’empatia. Partendo da situazioni reali in cui spesso un insegnante può imbattersi, come mantenere viva l’attenzione degli alunni, come organizzare lezioni interessanti e avvincenti, come educare l’intelligenza emotiva per gestire i conflitti e migliorare il clima di classe, il volume analizza il problema e propone soluzioni ed esercizi per imparare a utilizzare al meglio la gestualità e le proprie espressioni, trasformandole in veri e propri strumenti di comunicazione per entrare in contatto con gli studenti.

Leggendolo, imparerete a padroneggiare espressioni del viso, gestualità, tono e timbro della voce trasformando il codice non verbale e paraverbale nella vostra migliore risorsa comunicativa, migliorando sensibilmente la vostra relazione con alunni e colleghi e ottenendo più facilmente ascolto e riconoscimento.

A una parte più divulgativa e operativa si alternano approfondimenti dalla ricerca scientifica:

  • attenzione congiunta
  • emozioni ed espressioni facciali
  • il mistero della comunicazione
  • la comunicazione paraverbale
  • gli effetti del digitale
  • competenze personali e sociali
  • il sistema cognitivo


Per incrementare e potenziare l’attenzione e la conoscenza dell’abuso su bambini e giovani nel settore sportivo, l’associazione per la Mobilitazione Sociale sta realizzando il progetto “La fiducia in gioco” con l’Unione degli Assessorati alle politiche sociosanitarie, dell’istruzione e del lavoro, l’Università Telematica degli Studi IUL e il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia. 

Il progetto prevede una serie di interventi utili a sensibilizzare gli operatori sportivi e a migliorare le loro conoscenze e competenze in tema di abusi e maltrattamenti, poiché dopo la famiglia e la scuola, rappresentano un punto di riferimento in termini di educazione e socializzazione di bambini e ragazzi.

Il progetto vuole guardare l’ambiente sportivo in una duplice ottica. Come ci raccontano spesso i fatti di cronaca, il rapporto di fiducia che si crea tra l’istruttore e l’allievo può rappresentare un rischio d’abuso, ma può anche essere un fattore di protezione per rilevare situazioni di rischio da parte di soggetti “esterni” all’ambito sportivo. In tal caso, il supporto dell’istruttore e della struttura sportiva possono essere fondamentali per proteggere il minore. 

Inoltre, per bambini e ragazzi, praticare uno sport è fondamentale per fortificarsi emotivamente e saper identificare e gestire situazioni di rischio.

La fiducia in gioco metterà in campo strategie di indagine utili alle strutture sportive per rilevare le competenze degli operatori sportivi e avviare la formazione dei propri dipendenti in tema di abuso. Nel corso del progetto, le strutture sportive saranno affiancate nell’adozione di una Child Safeguarding Policy cioè di pratiche e procedure verificate e standardizzate, per denunciare, indagare e gestire eventuali sospetti di abuso, nonché eliminare ogni danno legato all’abuso.





Quali sono le nuove esigenze delle famiglie? Di quali competenze hanno bisogno genitori e neo genitori per svolgere al meglio il proprio ruolo? Quali modelli educativi vengono utilizzati? Che tipo di supporto chiedono i genitori alla propria comunità? Sono questi alcuni interrogativi cui intende rispondere la ricerca promossa dall’Unione degli Assessorati di Palermo, in collaborazione con l’associazione per la Mobilitazione Sociale onlus e altre associazioni ed enti europei nell’ambito del progetto Family Skills promosso e finanziato dal programma Erasmus plus.

Il questionario può essere compilato online al link https://forms.gle/2emmVnDv6P1YiEYd7, ed è rivolto a futuri genitori e genitori con figli tra 0 e 18 anni. La compilazione richiede ai partecipanti circa 10 minuti di tempo per esprimere il proprio grado di accordo o disaccordo con una serie di affermazioni riguardanti la sfera affettiva, la disciplina, le relazioni, le emozioni che si vivono in famiglia.

I dati saranno analizzati in maniera anonima e utilizzati per la programmazione di prossimi percorsi formativi fruibili gratuitamente online in 4 lingue (italiano, inglese, rumeno, polacco). Per avere maggiori informazioni sul progetto è possibile visitare il sito www.familyskills.eu





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